Caspiterina che differenza di prezzi! Perchè da noi costano il triplo?? E' vero che li passa lo Stato ma alla fine ci si perde comunque... non capisco perchè qui è sempre così complicato. Mah dov'è il barbatrucco? ciao vale, Laura
Credo, non per spezzare una lancia, perchè francamente non ne ho motivo, che l'Italia sia l'unico paese in europa che assiste mutualisticamente il celiaco. Tutti gli altri paesi europei non danno la minima assistenza. In Svizzera l'Associazione praticamente non esiste, la mutua pure. In Inghilterra i prodotti GF sono carissimi ed il celiaco non ha la minima copertura. In Francia pure. Dovremmo soffermarci a riflettere un secondo. I prodotti Gf, da noi sono carissimi, ma col tetto di mutua che abbiamo, tralasciando i soliti interessi delle Aziende di prodotti dietetica dalla Plasmon & co, non ci possiamo davvero lamentare.
Non lo so questo. So che da certi punti di vista noi celiaci siamo molto più tutelati. Alcune Aziende tipo Schaer hanno il monopolio in alcuni paesi europei e non permettono ad altre mini aziende di crearsi un mercato...anche qui. A Barcellona (paradiso x noi), in un centro commerciale, c'è un baretto solo senza glutine con annesso supermercatino. I prodotti Schaer costavano tanto quanto qui.
ciao Vale la temperatura che avete a Roma e primavera confronto le nostre quassù al nord da quel lato siete fortunati ciao buona serata a presto Tiziano.
Un miraggio quei prezzi! Il punto è anche un altro: se è vero che in Francia ed Inghilterra i prezzi sono molto alti senza copertura, accade anche lì che lo stesso prodotto senza glutine cambi prezzo da un luogo ad un altro senza che nessuno controlli? E' mai possibile che sullo stesso medesimo pacco di biscotti ci possono essere fino a più di 2 euro di differenza? E come mai la maggiorazione di prezzo la si trova proprio lì dove si spendono i buoni? C'è qualcuno che sa rispondere a questa domanda? Non sarebbe il caso che finalmente ci si occupi seriamente del mercato dei nostri prodotti senza che invece, come al solito, si parta da preconcetti e prese di posizione superficiali imbracciando fucili e facendo barricate? Che i buoni rimangano è un vantaggio, ma ciò non può avvenire a discapito della collettività, occorre anche correggere le distorsioni ed è evidente che qualcosa che non quadra c'è...
io concordo con voi che non potrà durare, soprattutto se aumentano le diagnosi. e concordo anche sul fatto che, sebbene con i buoni il costo di questi prodotti non ricada direttamente sulle nostre tasche, ricade comunque sulle tasche della collettività, e non è giusto neanche questo. insomma, è un modo con cui le ditte guadagnano a spese della collettività. io spero che con il discorso della gluten sensitivity, per la quale, come ci spiegava bene fabipasticcio, le indicazioni sono di abolire il glutine dalla dieta, ma per la quale non ci saranno sicuramente i buoni, il mercato si apra e la concorrenza faccia abbassare i prezzi. vorrei sinceramente evitare, come celiaca, di fare una battaglia perché ci tolgano i buoni.
non ne sarei tanto sicura.. proprio un paio di giorni fa ho letto un articolo in cui si faceva chiaramente intendere che anche per i "sensitivi" si vuole chiedere il buono.. l'ho messo su scoop, se lo trovo te lo giro
auspico una "battaglia" sui prezzi, questo sì... un pacco di merendine da 350 g totale di peso a 7 euro mi sembra decisamente troppo
Buona giornata cara Vale, se è possibile rimani al caldo fuori sono ghiaccioli.
RispondiEliminaTomaso
hai ragione Tom... ma sai, a Roma ce la caviamo sempre
RispondiEliminastai al calduccio anche te! mi raccomando!
Caspiterina che differenza di prezzi! Perchè da noi costano il triplo?? E' vero che li passa lo Stato ma alla fine ci si perde comunque... non capisco perchè qui è sempre così complicato. Mah dov'è il barbatrucco? ciao vale, Laura
RispondiEliminaassurdo!!!
RispondiEliminaCredo, non per spezzare una lancia, perchè francamente non ne ho motivo, che l'Italia sia l'unico paese in europa che assiste mutualisticamente il celiaco. Tutti gli altri paesi europei non danno la minima assistenza. In Svizzera l'Associazione praticamente non esiste, la mutua pure. In Inghilterra i prodotti GF sono carissimi ed il celiaco non ha la minima copertura. In Francia pure. Dovremmo soffermarci a riflettere un secondo. I prodotti Gf, da noi sono carissimi, ma col tetto di mutua che abbiamo, tralasciando i soliti interessi delle Aziende di prodotti dietetica dalla Plasmon & co, non ci possiamo davvero lamentare.
RispondiEliminami chiedo: e non sarà proprio perchè siamo fortunati ad avere il buono che i prezzi son così alti??
Eliminariflessione: siamo 100000 ad una media di 100 euro al mese, quanto fa il tot??? fino a quando potrà continuare???
Non lo so questo. So che da certi punti di vista noi celiaci siamo molto più tutelati. Alcune Aziende tipo Schaer hanno il monopolio in alcuni paesi europei e non permettono ad altre mini aziende di crearsi un mercato...anche qui.
EliminaA Barcellona (paradiso x noi), in un centro commerciale, c'è un baretto solo senza glutine con annesso supermercatino. I prodotti Schaer costavano tanto quanto qui.
ciao Vale la temperatura
RispondiEliminache avete a Roma e primavera confronto
le nostre quassù al nord
da quel lato siete fortunati
ciao buona serata a presto
Tiziano.
hai ragione tiziano! so che freddo che fa dalle tue parti, ma vuoi mettere il fascino della neve?
EliminaUn miraggio quei prezzi! Il punto è anche un altro: se è vero che in Francia ed Inghilterra i prezzi sono molto alti senza copertura, accade anche lì che lo stesso prodotto senza glutine cambi prezzo da un luogo ad un altro senza che nessuno controlli? E' mai possibile che sullo stesso medesimo pacco di biscotti ci possono essere fino a più di 2 euro di differenza? E come mai la maggiorazione di prezzo la si trova proprio lì dove si spendono i buoni?
RispondiEliminaC'è qualcuno che sa rispondere a questa domanda? Non sarebbe il caso che finalmente ci si occupi seriamente del mercato dei nostri prodotti senza che invece, come al solito, si parta da preconcetti e prese di posizione superficiali imbracciando fucili e facendo barricate? Che i buoni rimangano è un vantaggio, ma ciò non può avvenire a discapito della collettività, occorre anche correggere le distorsioni ed è evidente che qualcosa che non quadra c'è...
come non "quotarti"...
EliminaE' una materia molto controversa, matassa difficile da sbrogliare ecc.ecc. Ma chi ne fa e ne farà davvero le spese?
RispondiEliminaStiamo sempre là...
già... :-(
Eliminaio concordo con voi che non potrà durare, soprattutto se aumentano le diagnosi. e concordo anche sul fatto che, sebbene con i buoni il costo di questi prodotti non ricada direttamente sulle nostre tasche, ricade comunque sulle tasche della collettività, e non è giusto neanche questo.
RispondiEliminainsomma, è un modo con cui le ditte guadagnano a spese della collettività.
io spero che con il discorso della gluten sensitivity, per la quale, come ci spiegava bene fabipasticcio, le indicazioni sono di abolire il glutine dalla dieta, ma per la quale non ci saranno sicuramente i buoni, il mercato si apra e la concorrenza faccia abbassare i prezzi.
vorrei sinceramente evitare, come celiaca, di fare una battaglia perché ci tolgano i buoni.
non ne sarei tanto sicura.. proprio un paio di giorni fa ho letto un articolo in cui si faceva chiaramente intendere che anche per i "sensitivi" si vuole chiedere il buono.. l'ho messo su scoop, se lo trovo te lo giro
Eliminaauspico una "battaglia" sui prezzi, questo sì... un pacco di merendine da 350 g totale di peso a 7 euro mi sembra decisamente troppo