mio figlio lo scorso anno ha ricevuto il sacramento della comunione
è stato un momento veramente molto emozionante, preparato in due anni di catechismo, durante i quali la mia hansjia era tutta concentrata sull'evitare contaminazioni da glutine o proprio la sua diretta assunzione
è capitato in diverse occasioni che, per festeggiare un traguardo importante, ad esempio la prima confessione, si organizzassero piccole festicciole in parrocchia dove ognuno portava qualcosa da mangiare e da condividere con gli altri ed io ho sempre preparato qualcosa in abbondanza che mio figlio potesse mangiare e far mangiare
ad ogni riunione con le catechiste poi ricordavo che era celiaco e che era necessario avvisare per tempo il parroco e far arrivare le ostie senza glutine
non ho mai avuto nessun problema, ma solamente tanta comprensione e attenzione
il momento di hansjia massima l'ho però vissuto nella riunione precendete la comunione, durante la quale ci hanno spiegato cosa sarebbe accaduto, quali gesti simbolici si sarebbero condivisi durante la celebrazione dell'eucarestia, chi avrebbe portato cosa
la catechista aveva pensato di far donare ad ogni bimbo dal celebrante una piccola pagnottina di pane, a simbolo del pane spezzato e condiviso da Gesù con i suoi discepoli, da spezzare e condividere poi durante il pranzo della festa con amici e parenti
ma non solo: visto che in totale ci sarebbero stati una sessantina di bambini in chiesa a ricevere la loro prima comunione, lei avrebbe avuto piacere a "spezzare il pane e a condividerlo" solamente con i bimbi del suo gruppo
e il mio celiachino?
potevo impedire un gesto così altamente simbolico per tutti solo perchè il mio deve per motivi di salute mangiare senza glutine?
e così, appena il sangue ha iniziato a scorrermi di nuovo nelle vene, mi son offerta di preparare la pagnotta di pane che tutti avrebbero condiviso con la catechista e la pagnottina che poi il mio celiachino avrebbe ricevuto in chiesa
inutile dirvi che la domenica della comunione, mentre tutti si preparavano col vestito bello, il trucco e la messa in piega (e almeno per una giornata così importante ci vuole!!), io ero invece alle prese col pane da sfornare e raffreddare e forse Olga si ricorda di come ero agitata e preoccupata che proprio quella volta non mi riuscisse, che le farine senza glutine son dispettose quanto basta ;-)
in chiesa avevano predisposto tutto
per non sbagliarsi, avevano fatto sedere il mio celiachino alla fine della fila ed io dietro a controllare e vegliare e la sua pagnottina era stata sì messa nella cesta assieme a tutte le altre, ma dentro un sacchettino trasparente che avevo accuratamente sigillato
gli hanno offerto l'ostia senza glutine in una piccola pisside (quella in cui son conservate le ostie senza glutine) e lui l'ha potuta prendere con le sue mani ed è filato tutto liscio
ancora adesso sa che se vuole fare la comunione deve andare nella fila del viceparroco e chiedere che venga presa per lui la pisside gf e come lui ci son sempre altri che fanno la stessa richiesta
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1. In questi ultimi anni è notevolmente aumentato in Italia il numero di fedeli affetti da celiachia, patologia che determina un´intolleranza assoluta al glutine, sostanza proteica contenuta nel frumento e in alcuni altri cereali. Il celiaco, perciò, deve in modo permanente e tassativo astenersi dal mangiare alimenti che contengono, anche in misura molto ridotta, del glutine. Infatti, non esistendo per il momento farmaci curativi, l´unica terapia valida è una dieta scrupolosa. In questo stato di cose il celiaco non può neppure accostarsi alla Comunione eucaristica, in quanto le ostie utilizzate comunemente nella celebrazione dell´Eucaristia sono prodotte con farina di frumento e di conseguenza contengono glutine.
2. La Congregazione per la Dottrina della Fede, in risposta alle richieste fatte da alcuni Episcopati in merito all´aggiornamento delle disposizioni date il 29 ottobre 1982 riguardo alla comunione dei celiaci, il 19 giugno 1995 inviò una lettera circolare ai Presidenti delle Conferenze Episcopali , puntualizzando le condizioni di validità della materia e precisando le modalità per accostarsi alla Comunione. Le riassumiamo:a) Condizioni di validità della materia:
– le ostie speciali nelle quali il glutine è completamente assente ("quibus glutinum ablatum est") sono materia invalida per l´Eucaristia;
– sono invece materia valida le ostie nelle quali è presente la quantità di glutine sufficiente per ottenere la panificazione senza aggiunta di materie estranee e purché il procedimento usato per la loro confezione non sia tale da snaturare la sostanza del pane.b) Modalità di accostarsi alla comunione:
– l´Ordinario, accertata la presenza della patologia attraverso certificazione medica e verificato che il prodotto usato è conforme alla esigenze di cui sopra, può concedere ai celiaci di ricevere la Comunione con ostie a contenuto minimo di glutine, tale in ogni caso da non nuocere alla salute.
La soluzione adottata veniva incontro in linea di principio alle esigenze dei celiaci; tuttavia l´impossibilità di trovare ostie adatte ha comportato fino ad oggi che i celiaci continuassero a poter comunicare solo al calice . Ciò non era privo di gravi difficoltà per gli astemi e, soprattutto, per i bambini.
3. Contestualmente l´Associazione Italiana Celiaci (AIC) si è attivata per ricercare una soluzione più agevole al problema. Si è così appreso che vengono prodotte ostie di frumento contenenti una quantità di glutine decisamente bassa, attestata da indagine di laboratorio, che, pur permettendo la panificazione (e ciò le rende materia valida per la consacrazione), non rende le ostie nocive alla salute dei celiaci.Il risultato della ricerca è stato comunicato alla Congregazione per la Dottrina della Fede, la quale con lettera del Segretario S.E. Mons. Tarcisio Bertone al Presidente dell´AIC in data 17 agosto 2001 (Prot. 89/78–1354), ha fatto presente che questo tipo di ostie rispetta "le decisioni a suo tempo assunte dal Dicastero circa l´uso del pane con poca quantità di glutine" e pertanto ha giudicato "favorevolmente l´iniziativa intrapresa ed i conseguenti risultati, conformi alle disposizioni in ordine alla materia valida per la Consacrazione ed ai necessari parametri che salvaguardino la salute del fedele celiaco". Inoltre S.E. Mons. Bertone ha assicurato la disponibilità della Congregazione a prendere in considerazione l´abolizione della disposizione che impone la presentazione del certificato medico da parte dei fedeli celiaci per potersi avvalere della facoltà di ricevere la comunione nelle modalità a loro consentite.
4. E´ sembrato opportuno pertanto rendere noti gli aggiornamenti della disciplina, invitando a darne ampia diffusione, a sensibilizzare sacerdoti e fedeli al problema e a disporre l´acquisizione di tali ostie da parte dei parroci, seguendo le indicazioni riportate di seguito, in modo da rendere facilmente accessibile ai celiaci la comunione al pane.
[testo preso da qui]
vi lascio anche il link al sito di AIC in cui sono riportate alcune preziose indicazioni per sacerdoti, diaconi e ministri straordinari della comunione
articolo su Avvenire
ho portato la discussione su FB chiedendo agli amici di lasciare le loro testimonianze in merito
se volete, trovate qui quello che ci stiamo dicendo
grazie per questo interessante articolo...babyballerina ha solo 5 anni ma io sono già in hansjia!
RispondiEliminaEllen
si può fare Ellen, si può fare!!
Eliminanon si possono rifiutare di dare la comunione ad un celiaco
buona giornata
Come sei stata cara!!
RispondiEliminaAnch'io mi son mossa in anticipo e ho chiesto info alla farmacia dove si serve il mio ragazzo celiaco.. ad agosto ci sposeremo e voglio che tutto sia perfetto e sicuro! :-)
ad agosto ti sposi??? ma sicura sei?? ;-)
RispondiEliminascherzo... è una bella notizia! evviva! evviva!
per avere dritte su un matrimonio totally gluten free puoi leggere da marcella... lei lo ho organizzato da pochissimo... celiacaperamore.it
ahahaha! Sicura sono! :-)
Eliminagrazie per la dritta! Ho già organizzato tutto.. devo solo finire di pagare! ;-) Ma passerò super volentieri anche da Marcella!! Ti ringrazio di <3!
Cara Vale, hai fatto un post veramente interessante e molti che si trovano in quella situazione a avuto una chiara risposta.
RispondiEliminaComplimenti sei veramente brava!
Ciao e buona serata cara amica.
Tomaso
speriamo sia utile Tomaso
Eliminaè l'unica cosa che mi ha spinto a raccontare qualcosa di molto privato
buona giornata
Giusto per informazione: una volta, almeno nella mia città, erano delle suore di clausura a rifornire di ostie i parroci (io andavo con mio zio e le suorine mi riservavano una busta piena di ritagli ehehe); adesso le librerie San Paolo riforniscono direttamente i sacerdoti. E hanno anche le ostie senza glutine. Per cui, se il vostro prete dovesse essere non a conoscenza o restio, informatevi alla libreria e fatelo presente. Di norma, benché non siano ovviamente consacrate, vendono le ostie solo ai sacerdoti.
RispondiEliminagrazie Ila :-)
EliminaFigurati, se posso essere utile...
RispondiEliminaIo ho fatto proprio così, perché il parroco era del tutto all'oscuro e c'era una bimba (ora una bella ragazza) celiaca. Sapevo che le ostie 'standard' le prendeva dalle Paoline, così ho chiesto e, informato di rimando. Ora, nella nostra piccola chiesetta, nel tabernacolo, accanto alla pisside di sempre, c'è una minipissidina con le ostie per celiaci. E i chierichetti li formo in modo tale che quando sanno che c'è la ragazza celiaca, lei fa la comunione per prima e che devono versare l'acqua sulle mani del sacerdote una volta di più, prima di fargli toccare l'ostia. ^^