la vignarola è un piatto della cultura contadina laziale e romana, tramandato dai romani veraci e dagli osti che, assieme ad un buon vinello bianco fresco, servivano un piatto con i frutti della campagna che con la primavera si risvegliava dal freddo inverno
si dice che dopo aver faticato in "vigna", ci si gustasse questo piatto fatto con quello che c'era e preso tra quegli ortaggi che un tempo si usava coltivare tra le vigne
come per tutte le ricette, esistono varianti di ogni tipo ed anche io son andata secondo i miei gusti
vi copio la ricetta base presa da La Cucina Regionale Romana, Lazio, Mondadori, 2008
Ingredienti (per 4 persone)
2 grossi carciofi romaneschi (son chiamati "mammole")
50 g. di pancetta * (io veramente ho usato dello speck *)
2 spicchi d'aglio
2 cipollotti freschi (usato scalogno)
3 cucchiai di olio extra vergine di oliva EVO
200 g. fave fresche sgranate e sbucciate (solo sgranate che erano veramente piccine)
200 g. di piselli freschi sgranati
150 g. lattuga romana
sale q.b.
pepe q.b.
succo di limone
Procedimento
1. pulire i carciofi, tagliarli a spicchi ed immergerli in acqua acidulata per evitare che anneriscano; ho usato anche i gambi che ho tagliato in due
2. tagliare la pancetta a dadini, sbucciare l'aglio, pulire ed affettare i cipollotti
3. in un capiente tegame far soffriggere aglio, cipollotti e pancetta con l'olio; poi eliminare l'aglio ed aggiungere prima i carciofi e poi, man mano che inizia la cottura, anche le fave e poi i piselli; mescolare bene per insaporire
4. salare, pepare e fare andare a fuoco vivave sempre mescolando per 5-6 minuti, poi abbassare la fiamma, coprire e lasciare andare per altri 10 minuti
5. lavare la lattuga e tagliarla a pezzi piuttosto grandi ed aggiungerla alle altre verdure, finire la cottura per altri 10 minuti con coperchio, ricordandosi di mescolare. Le verdure devono essere morbide ma non sfatte
6. impiattare e servire ben caldo
* questi sono alimenti a rischio per il celiaco, accertarsi quindi che il prodotto che si intende usare sia senza glutine perchè presente in Prontuario AIC o recante sulla confenzione la scritta "senza glutine". Per sapere quali alimenti sono consentiti o vietati al celiaco cliccare qui
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venerdì 12 aprile 2013
ma quanto è buona la vignarola..
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Ne ho appena imparata una nuova, la vignarola. Adoro questi piatti semplici ma prelibati che affondano le loro radici nella cultura contadina.
RispondiEliminasemplice e....senza glutine!!!
Elimina(facendo attenzione alla pancetta... ma uno usa del prosciutto crudo ed è fatta, no?)
Che bella questa ricetta, non la conoscevo ma la copio senz'altro!
RispondiEliminaBuon fine settimana!
è squisita... e con le verdurine che celebrano la primavera!! evviva!!
Eliminabuon w.e. di sole :-)
alè
Proprio bella, mi piace molto, sa di fatica e di rinascita..
RispondiEliminala faceva la mia mamma, metteva anche le patate.
RispondiEliminaa me non è mai piaciuta perchè mi ricorda troppo il minestrone, per cui ho una vera fobia :p
però mi hai soridere pensando a lei che la cucinava :)
Non avevo mai sentito questo piatto, ottimo contorno anche per chi come me, la vigna non la frequenta! E' davvero molto appetitoso, ed ho scoperto che cosa sono le mammole. ...che 'gnorante che sono! ;)
RispondiEliminaHai ragione, la vignarola è buonissima e la faccio spesso anch'io.
RispondiEliminavi ho lette tutte e vi ringrazio per la vostra visitina .. giornate frenetiche... bacioni
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