sabato 14 settembre 2019

ritorno a New York, alla ricerca del senza glutine. parte prima.

murales a Little Italy

tornare a New York, tornare "a casa", dopo tanti anni è stato per me un susseguirsi di emozioni che non mi riesce di descrivere a parole
non è stato un viaggio verso una meta sconosciuta, non ero una turista alla sua prima volta nella città più incredibile del mondo
sapevo come muovermi, cosa vedere, dove andare, chi ritrovare e, soprattutto, dove mangiare

ecco, sono quasi 18 anni che "studio" da mamma di celiaco, che vivo come fossi io la celiaca, che, se mi chiedessero di descrivermi, direi di essere simile ad uno spazzaneve, uno enorme, magari montato su un camion ancora più grande che con tutta la potenza di cui è capace rimuove la neve dalle strade per renderle di nuovo percorribili, riuscite ad immaginarlo? allo stesso modo io rimuovo il glutine dalla dieta di mio figlio per tutelarne la salute e lo faccio cercando di trasmettergli serenità e sicurezza attraverso informazioni corrette e facili da seguire nella sua quotidianità


in Italia so come muovermi, dove andare, di chi mi posso fidare
il figlio ormai è grande, sa come muoversi, dove andare, di chi si può fidare

ma all'estero?
che faccio?

inizio a ripassare 

"La completa esclusione del glutine dalla dieta non è facile da realizzare: i cereali non permessi ai celiaci si ritrovano in numerosi prodotti alimentari ed il rischio di contaminazione accidentale da glutine è spesso presente nei processi di lavorazione dell’industria alimentare. [...] 
Per poter avere dei prodotti idonei al consumo dei celiaci è necessario che le aziende produttrici applichino un corretto piano di controllo delle materie prime e del prodotto finito; inoltre occorre monitorare costantemente il processo produttivo, gli ambienti di lavoro, le attrezzature, gli impianti e formare adeguatamente gli operatori.
Tutto questo diventa ancora più importante se si considera che possono verificarsi, durante le produzioni, pericolosi fenomeni di contaminazione crociata o ambientale da glutine. Così, estremizzando, può accadere (soprattutto per alcune categorie di prodotti come gli sfarinati) che da un ingrediente naturalmente privo di glutine si ottenga un prodotto finito (amidi, farine, fecole, ecc.) contaminato. Se, ad esempio, nel medesimo molino viene lavorato anche del frumento o un altro cereale proibito, sussiste un forte rischio di contaminazione dei prodotti finiti, per presenza di glutine negli ambienti di lavoro e nei sistemi di trasporto utilizzati.
Per questo motivo alcune categorie di prodotti, anche se preparati o derivati con ingredienti naturalmente privi di glutine, sono considerate «a rischio»." (L'ABC della dieta del celiaco)

va fatta attenzione alle contaminazioni, ma so cosa sono esattamente? quando trovo una gelateria che dice di fare senza glutine e poi non cambia le palette per prendere il gelato ed usa coni glutinosi, ad esempio, io il gelato non lo compero che sono convinta che il gelato in questione è contaminato

"Cosa sono le contaminazioni?
Si definisce contaminazione accidentale l’aggiunta involontaria di glutine al prodotto alimentare che ne è privo, a causa di eventi accidentali e non voluti e, pertanto, non controllabili. Solitamente le contaminazioni accidentali determinano la presenza di tracce di glutine nel prodotto alimentare pronto al consumo, in quantitativi al limite della rilevabilità strumentale. Le contaminazioni accidentali possono essere distinte in:
-contaminazioni crociate  (cross-contamination), definite come le possibili contaminazioni dovute agli “incroci” del prodotto senza glutine con quello con glutine lungo tutta la filiera di produzione, dalla raccolta delle materie prime fino alla consegna dell’alimento impacchettato o sfuso al consumatore.
-contaminazioni ambientali, definite come le possibili contaminazioni dovute a non corretti comportamenti ad esempio da parte dei consumatori durante la conservazione e la preparazione domestica o della ristorazione collettiva, per comportamenti sbagliati e condizioni ambientali non sotto controllo." (Le "contaminazioni" nella dieta senza glutine)

si, va bene, ma di New York quando inizi a scrivere??? 
un attimo di pazienza, dai! 💤💤

attualmente i prodotti che in Italia, in Europa e in USA, possono riportare la salvifica scritta "senza glutine" sulla confezione o in etichetta devono avere un contenuto di glutine inferiore a 20 ppm (parti per milione), il che si traduce per me che mi basterà trovare la scritta "gluten free" sulla confezione di "bread" (pane) per mettere in salvo il figlio e garantirgli almeno il panino!

ma io voglio mangiare fuori! ho almeno un 4-5 ristoranti che mi aspettano! voglio fare "brunch"! magari da Tiffany! sarebbe un sogno! e i pretzel! e gli hotdog! e le bagels! e i muffins!

cerco in rete, leggo i consigli e le recensioni del popolo celiaco tra chi in USA c'è già stato e chi ci vive, inizio a documentarmi mesi prima (aò, so' ansiosa!), uso GoogleMaps e trovo proprio vicino all'hotel un localino che dice di fare gluten free a colazione, pranzo e cena! (avrò modo di dirvi di questo e un altro),  trovo Senza gluten ristorante e bakery, faccio scaricare al figlio un paio di app dei celiaci americani e lo obbligo ad infilare in valigia un paio di pacchi di pane e di biscotti, non si sa mai...
vado dal medico e mi faccio fare una dichiarazione firmata in cui dichiara che mio figlio porta con sè cibo senza glutine per motivi di salute, avviso le compagnie aeree che devono farci trovare pasti gf a bordo (poi incontreremo una hostess che ci farà prendere i colpi!) e il giorno della partenza gli preparo un paio di panini per sicurezza (ve l'ho già detto poco sopra che sono ansiosa!)

ora sono pronta a raccontarvi della nostra esperienza a  New York 
ci siete ancora??

ve lo prometto, sarò brevissima!!

la dieta senza glutine è una moda in USA, ciò significa che non esiste la stessa attenzione a cui siamo abituati in Italia e che il livello di attenzioni alle contaminazioni è veramente molto basso.

fine post.



p.s. è veramente da tanto che non scrivo un post, non controllo il blog, non so nemmeno se ci sono ancora lettori. non so se scrivo "a vuoto". la seconda parte a breve. 

1 commento :

  1. Cara Vale, immagino che per te sia stato un grande cambiamento, ma da come ti conosco credo che tu sia stata capace di affrontare la situazione sempre con forza positiva.
    Ciao e buon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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