venerdì 15 luglio 2011

celiachia ed invalidità civile

argomento delicatissimo...
cerchiamo di capire cos'è

tutte le informazioni che andrete a leggere vengono dal sito http://www.disabili.com/

La domanda per il riconoscimento dell'invalidità civile può essere presentata da tutti quei cittadini affetti da malattie e menomazioni permanenti e croniche, sia di natura fisica che psichica e intellettiva, il cui grado minimo è stabilito da specifiche norme legislative.


CHI E' CONSIDERATO INVALIDO CIVILE?
Per esercitare i diritti che spettano alla persona disabile è necessario ottenere il RICONOSCIMENTO della condizione invalidante.
Il riconoscimento di invalidità civile presuppone una minorazione, cioè un’infermità, che può essere FISICA, PSICHICA o SENSORIALE, che provoca un danno funzionale, cioè la limitazione o la perdita di effettuare un’ attività nel modo o nei limiti considerati normali.
Chi è considerato INVALIDO CIVILE?
Il cittadino (di età compresa tra i 18 e i 65 anni) che abbia menomazioni congenite o acquisite, anche di carattere progressivo. Sono compresi gli irregolari psichici e le insufficienze mentali derivanti da difetti sensoriali e funzionale, che abbiano una riduzione della capacità lavorativa in misura superiore a 1/3.
Il minore con difficoltà persistenti a svolgere compiti e funzioni proprie dell’età
Il cittadino con più di 65 anni che abbia difficoltà a svolgere i compiti e le funzioni proprie della sua età.
Sono considerati invalidi civili anche i CIECHI CIVILI e i SORDOMUTI.



OTTENERE IL RICONOSCIMENTO DELL'INVALIDITA' CIVILE
 Dal 1 gennaio 2010 le domande per ottenere benefici in materia di invalidità, cecità e sordità civile, handicap, e disabilità devono essere presentate all’INPS, unitamente alla certificazione medica, UNICAMENTE TRAMITE INTERNET.

Chi intende presentare domanda per il riconoscimento di una infermità invalidante deve:1. recarsi da un medico abilitato alla compilazione on line del certificato medico introduttivo, perché sia attestata la patologia invalidante2. presentare ad INPS via Internet, direttamente oppure tramite Patronato o Associazioni di categoria (ANMIC, ENS, UIC, ANFASS), domanda di riconoscimento dei benefici.3. effettuare la visita medica di accertamento presso la Commissione ASL integrata da un medico INPS, nella data che gli verrà comunicata.



LE PERCENTUALI DI INVALIDITA'
Il requisito minimo è essere affetti da malattie e menomazioni permanenti e croniche, sia di natura fisica che psichica ed intellettiva che riducono la capacità lavorativa della persona in misura non inferiore ad un terzo (superiore al 33%)
Ecco i benefici a seconda della percentuale di invalidità:
      Meno di 33% : NON INVALIDO
  • Da 34%
    Ausili e protesi previsti dal nomenclatore nazionale. Le concessione di ausili e protesi è subordinata alla diagnosi indicata nella certificazione di invalidità
  • DA 46%
    Collocamento mirato
  • Da 51%
    congedo straordinario per cure, se previsto dal CCNL
  • Da 67%
    esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria (esclusa la quota fissa). Tessera regionale di libera circolazione, con tariffa agevolata, con limite ISEE pari o inferiore a euro 16.000
  • Da 75%  ASSEGNO MENSILE, concesso alle persone di età compresa tra i 18 e i 65 anni i prive di impiego, nel rispetto dei limiti di reddito per usufruirne. E' incompatibile con altri redditi pensionistici. Per chi supera i 65 anni d'età è previsto l'assegno sociale dell'INPS. 
  • 100%
    Fornitura gratuita ausili e protesi previsti dal nomenclatore nazionale. Collocamento obbligatorio se presente capacità lavorativa residua. Esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria (esclusa la cuota fissa). Tessera di libera circolazione gratuita. PENSIONE DI INABILITA' per le persone di età compresa tra 18 e 65 anni, nei rispetti dei limiti reddituali. 
  • 100% più indennità di accompagnamento
    Si intende la persona incapace di deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore o con necessità di assistenza continua, non essendo in grado di compiere autonomamente gli atti quotidiani della vita.
    Oltre ai benefici del punto precedente: INDENNITA' DI ACCOMPAGNAMENTOindipendentemente dall'età e dai redditi posseduti, che viene sospeso durante i periodi di ricovero gratuito in istituto. Per chi supera i 65 anni c'è l'assegno sociale dell'INPS.
 SOGGETTI MINORI DI ETA'
 DALLA NASCITA FINO AL COMPIMENTO DEI 18 ANNI
Il requisito minimo è essere affetti da malattie e menomazioni permanenti e croniche, sia di natura fisica che psichica ed intellettiva che comportino una delle seguenti condizioni:
  • Difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni della propria età
    Ausili e protesi previsti dal nomenclatore nazionale. Le concessione di ausili e protesi è subordinata alla diagnosi indicata nella certificazione di invalidità.
    Esenzione del pagamento del ticket farmaceutico, con esclusione della quota per la ricetta medica e dei farmaci in fascia C.
    Indennità di frequenza.
  • Ipoacusia (sordità) con perdita uditiva superiore a 60 dB nell'orecchio migliore (calcolata alla frequenza di 500 - 1000 - 2000 Hz)
    Ausili e protesi previsti dal nomenclatore nazionale. Le concessione di ausili e protesi è subordinata alla diagnosi indicata nella certificazione di invalidità.
    Esenzione del pagamento del ticket farmaceutico, con esclusione della quota per la ricetta medica e dei farmaci in fascia C.
    Indennità di frequenza.
  • Necessità di assistenza continua per incapacità a compiere gli atti della e/o impossibilità a deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore.
    Ausili e protesi previsti dal nomenclatore nazionale. Le concessione di ausili e protesi è subordinata alla diagnosi indicata nella certificazione di invalidità.
    Esenzione del pagamento del ticket farmaceutico, con esclusione della quota per la ricetta medica e dei farmaci in fascia C.
    Indennità di frequenza.
    Concessione dell'indennità di accompagnamento in caso di necessità di assistenza continua per incapacità a compiere gli atti della vita quotidiana o per incapacità a deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore.



SOGGETTI IN ETA' NON PIU' LAVORATIVA DAI 65 ANNI IN POI
Il requisito minimo è essere affetti da malattie e menomazioni permanenti e croniche, sia di natura fisica che psichica ed intellettiva che comportino una delle seguenti condizioni:
  • Difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni della propria età da 34% a 99%
    Ausili e protesi previsti dal nomenclatore nazionale. Le concessione di ausili e protesi è subordinata alla diagnosi indicata nella certificazione di invalidità.

    Difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni della propria età con 100% di invalidità
  • Ausili e protesi previsti dal nomenclatore nazionale. Le concessione di ausili e protesi è subordinata alla diagnosi indicata nella certificazione di invalidità.
    Esenzione del pagamento del ticket farmaceutico, con esclusione della quota per la ricetta medica e dei farmaci in fascia C.
    " Necessità di assistenza continua per incapacità a compiere gli atti quotidiano della vita (non autosufficienti) e/o impossibilità a deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore
    Ausili e protesi previsti dal nomenclatore nazionale. Le concessione di ausili e protesi è subordinata alla diagnosi indicata nella certificazione di invalidità.
    Esenzione del pagamento del ticket farmaceutico, con esclusione della quota per la ricetta medica e dei farmaci in fascia C.
    Indennità di frequenza.
    Concessione dell'indennità di accompagnamento.



L'ACCERTAMENTO DELLA CONDIZIONE DI HANDICAP
L'articolo 3, comm 1 della Legge 104/92 definisce come "persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione".
Ecco i benefici per le diverse condizione riconosciute:
  • Persona riconosciuta handicappata, con invalidità civile superiore al 67% o con invalidità inscritta alla I, II o III tabella A della Legge 648/50, assunta in enti pubblici
    Diritto di scelta prioritaria tra le sedi disponibili e la precedenza se è stata fatta domanda di trasferimento (art. 21 Legge 104/92)

  • Persona riconosciuta handicappata, che deve sostenere esami pubblici o di abilitazione alle professioni
    Diritto agli ausili necessari per sostenere le prove, nonché alla disponibilità di tempi aggiuntivi a quelli stabiliti (art. 20 Legge 104/92)

  • Persona riconosciuta handicappata per ridotte capacità motorie permanenti o affetta da pluriamputazioni; persona riconosciuta handicappata per handicap psichico o mentale con idennità di accompagnamento come invalido civile
    Può usufruire dell'acquisto di veicoli ad I.V.A. agevolata (4% anziché 20%) e può essere esente dal pagamento delle tasse automobilistiche (art. 8 della Legge 449/97 e art. 30 comma 7 della Legge 328/2000)

  • Persona riconosciuta handicappata con menomazioni di natura motoria, visiva, uditiva o del linguaggio che limitano l'autosufficienza e l'integrazione
    Può usufruire dell'I.V.A. agevolata per l'acquisto di apparecchiature e dispositivi meccanici, elettronici o informatici, anche appositamente fabbricati, preposti alla riabilitazione o a facilitare la comunicazione interpersonale, l'elaborazione scritta o grafica, il controllo dell'ambiente e l'accesso all'informazione e alla cultura (art. 3 del DM 14/3/1998)


L'ACCERTAMENTO DELLA CONDIZIONE DI HANDICAP GRAVE
E' riconosciuta "grave" la persona handicappata con ridotta autonomia personale, correlate all'età, "in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione"
Ecco i benefici per le diverse condizione riconosciute:
  • Persona riconosciuta handicappata in situazione grave in caso di minore
    La lavoratrice madre o, in alternativa, padre, anche adottivi, possono ottenere un prolungamento fino a tre anni del periodo di astensione facoltativa dal lavoro (art. 7 della Legge 1204/71). 
    Oppure, in alternativa, due ore di permesso giornaliero retribuito fino al compimento del terzo anno di vita del minore (art. 33, comma 1, della Legge 104/92).
    Chiunque assista un bambino di età non inferiore a tre anni può usufruire delle seguenti agevolazioni: tre giorni di permesso mensile purché il soggetto non sia ricoverato a tempo pieno; diritto di scegliere, ove possibile la sede di lavoro più vicina; impossibilità al trasferimento senza il suo consenso in sede di lavoro diversa da quella già coperta (art. 33 della Legge 104/92)

  • In caso di maggiore età
    Diritto di sciegliere la sede di lavoro più vicina; impossibilità al trasferimento senza il suo consenso in sede di lavoro diversa da quella già coperta; deduzione dal reddito complessivo delle spese mediche e di assistenza specifica, per la parte del loro ammontare complessivo che eccede il 5% o 10% del reddito complessivo annuo dichiarato a seconda che questo sia o meno superiore a 15 milioni di lire.


cerchiamo ora di capire quali sono i benefici economici derivanti dall'essere invalidi civili

1. pensione di inabilità: concessa alle persone alle quali sia stata riconosciuta una percentuale di invalidità del 100%, in età compresa tra i 18 e i 65 anni; è dedicata alle persone che vertano in stato di bisogno economico, prenedndo in considerazione il solo reddito personale.
2. assegno mensile: spetta agli invalidi civili, sordomuti e ciechi civili che presentino una sensibile riduaizone della capacità lavorativa e che vertano in stato di bisogno economico e di mancato collocamento lavorativo; per ottenerla bisogna avere un'invalidità del 74%.
3. indennità di accompagnamentoè un sostegno economico per le persone dichiarate totalmente invalide.
4. assegno sociale: è destinato agli invalidi civili titolari di assegno mensile, ai titolari di pensione di invalidità totale e ai sordomuti titolari di pensione non reversibile.
5. indennità di frequenza:  istituita con la Legge 11 ottobre 1990, n. 289 per fornire un sostegno al reddito delle famiglie dei minori portatori di handicap. Questo beneficio economico viene concesso in periodi in cui la famiglia sostenga spese legate alla frequenza di una scuola (pubblica o privata) o di un centro specializzato per terapie o riabilitazione. Gli interessati devono trovarsi in "stato di bisogno economico", cioè dimostrare di avere un reddito inferiore a 4.408 euro (per il 2010) annui; è concessa solo ai minori di anni 18; è subordinata alla frequenza di centri ambulatoriali o di centri diurni anche di tipo semi-residenziali, pubblici o privati, purché operanti in regime convenzionale, specializzati nel trattamento terapeutico o nella riabilitazione e nel recupero di persone disabili, frequenza di scuole, pubbliche o private, di ogni ordine o grado, a partire dall’asilo nido, quindi anche da 0 a 3 anni e
frequenza di centri di formazione o addestramento professionale finalizzati al reinserimento sociale dei soggetti.
6. pensione per sordomutiSpetta alla persona sordomuta, in stato di bisogno economico, con sordità congenita o acquisita durante l'età evolutiva e che non sia di natura psichica, dipendente da causa di guerra, di lavoro o di servizio.
7. indennità di comunicazioneSpetta, ai sensi dell'art. 4 della L 508/88 e della L 104/92, ai minori di 12 anni se l'ipocausia è pari o superiore a 60 decibel HTL di media fra le frequenze 500, 1000, 2000 hertz nell'orecchio migliore e ai maggiori di 12 anni se l'ipocausia è pari o maggiore a 75 decibel.
8. pensione per i ciechi


La posizione di AIC circa l'invalidità civile per i celiaci si trova qui; a livello regionale si offrono informazioni in merito alla richiesta di invalidità ed all'assegno di frequenza (ad es. AIC-Basilicata/; AIC-Lazio
vi riporto alcuni passaggi dell'AIC nazionale:
- "qualora una persona sia affetta da patologie che non comportano compromissione della propria validità di gravità tale da impedirne la deambulazione autonoma o tale da renderla bisognevole di assistenza continua, e neppure tale da imporle la necessità di avere costanti rapporti con strutture sanitarie specializzate nella terapia o riabilitazione della patologia lamentata, nessun beneficio può essere concesso"
- "Nel caso della malattia celiaca, si deve ammettere che, in assenza di altre concomitanti infermità gravemente invalidanti, mai il minore dovrebbe versare nelle condizioni previste per ottenere la concessione dell'indennità di accompagnamento.
Parimenti, tranne casi eccezionali, quale potrebbe essere la resistenza alle misure dietetiche, di tale entità da incidere sulle condizioni generali determinandone lo scadimento per cui il minore necessita di frequenti controlli presso centri specializzati, anche esclusa la concessione dell'indennità di frequenza.Per questi motivi, se non ricorrono “condizioni particolari”, nessun beneficio può essere concesso al minore affetto da malattia celiaca"
- "Deve certamente ammettersi che un minore si presenta in buone condizioni generali in virtù dell'impegno della famiglia, che vigila costantemente su questi sino al raggiungimento dell'autonomia gestionale nell'assunzione di alimenti. Peraltro è proprio grazie a tale impegno che si evita che il minore versi in condizioni tali da farlo ritenere “invalido” in un determinato livello di gravità o “handicappato”, che sono le uniche a consentire la concessione di benefici.
Lo Stato è del resto, non indifferente a tale problematica, visto che fornisce gratuitamente i presidi dietetici di cui è bisognevole il celiaco, così contribuendo ad evitarne la condizione di “invalido” o di “handicappato”.In relazione al riconoscimento dello stato di persona “handicappata” è evidente che questo discende da disabilità di tale livello di gravità da rendere l'individuo svantaggiato rispetto agli altri"
- "Un soggetto affetto da malattia celiaca non ha certamente difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa di tale gravità da risultare svantaggiato, nelle opportunità di vita e di lavoro, rispetto alle altre persone"

in merito all'argomento sul web è possibile trovare numerose discussioni e diversi sono i punti di vista e le posizioni prese dai celiaci o dai loro familiari, ma anche tra medici si hanno diverse posizioni e tra esperti di legge



fonti
http://www.celiachia.it

15 commenti :

  1. sono stata diagnosticata celiaca in età adulta e sinceramente fin tanto che ho avuto solo la celiachia, non ho mai pensato di far domanda di invalidità.
    Nel momento in cui sono subentrate tutta una serie di patologie correlate alla celiachia e decisamente invalidanti, allora, ma solo allora, ho fatto domanda di invalidità.
    Fabiana

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  2. Ottimo articolo! L'ho segnalato a un'amica celiaca che proprio ieri mi raccontava la qualunque sulla gente che insiste sul fatto che abbiamo la pensione d'invalidità :S

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  3. raffa@ e i luoghi comuni sulla celiachia son tantissimi...
    tutto bene te?

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  4. ottimo questo tuo post...però torno a leggere con calma. Tu hai fatto benissimo a psotarlo e lo consiglierò alla mia amica ciaoooooo Vale bacione

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  5. Vale, a nome di tutti i celiaci, ti ringrazio per il lavoro che hai fatto e che fai da sempre. L'informazione assente è il primo isolamento che vive un celiaco, soprattutto da parte delle aziende ospedaliere. Diffondere tutte le notizie che possono renderci la vita più facile è un dovere da parte di tutti noi che spesso ce ne dimentichiamo. Grazie vale di vero cuore!

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  6. Navigando tra i blog, sono finita qui.... complimenti per il tuo blog: Le tue ricette, e tutti i contenuti che offri sono molto interessanti.
    E' bello sapere che è possibile mangiare "normalmente" anche se si è intolleranti al glutine: ci possono essere infinite ricette facili e gustose e grazie al tuo blog puoi insegnare a cucinare in tutto il mondo. BRAVA!!!!

    Mi sono aggiunta ai tuoi follower..... cosi non ci perdiamo di vista..
    se ti va passa da me... sei la benvenuta.
    La Magica Zucca

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  7. Buongiorno!!!!!
    Ti volevo solo comunicare che ho cambiato indirizzo del blog... da oggi mi trovi qui:
    http://dadaunaceliacapercaso.blogspot.com/

    Grazie mille!

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  8. Ciao carissima, che dire di questo tuo posrt, se non ringraziarti per il lavoro che hai fatto, volevo anche dirti che io ho chiesto l'invalidità per la celiachia e dopo 1 anno e mezzo mi è stata accordata una percentuale del 36%, quindi il primo scaglione che hai citato, lì'ho richiesta anche perchè avendola scoperta in ritardo ho anche l'osteopenia che diventerà sicuramente osteoporosi in età avanzata, e poi perchè nella vita non si può mai sapere me la riconoscono e allora me la prendo.
    Baci Concetta

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  9. Non sapevo per niente... ma ora ho capito bene. Grazie...

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  10. carla@ grazie del passaggio... io ti seguo sempre... affettuosità e baci

    elena@ "L'informazione assente è il primo isolamento che vive un celiaco" questa frase è un pugno nello stomaco per me... è vera al 100%
    magicazucca@ buonasera... mi prendo l'indirizzo e vengo a "conoscerti" con calma nei prox giorni

    dadà@ ricevuto

    concetta@ è proprio quel "se me la riconoscono me la prendo" con cui io non vado troppo daccordo in genere nella vita
    credo che bisogna riflettere bene su cosa significhi essere invalido prima di farselo certificare a vita

    titti@ mi son chiarita le idee anche io nello scrivere questo post

    affettuosità e bacetti serali

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  11. Si è una certificazione a vita e poichè non è una patologia fisicamente invalidante puoi decidere di farla presentre o meno. Essendo minima, non ti toglie nulla ne ti da qualcosa. E' un diritto riconosciuto che in futuro potrebbe ritornarti utile per altri motivi.

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  12. sempre utilissimi questi post di approfondimento, vale.
    grazie!

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  13. grazie vale, i tuoi post di approfondimento sono sempre utilissimi!

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  14. Mi ero persa questo post. In questi giorni si fa tanto per il web a parlare di invalidità perchè celiaci.. anche ai cuccioli. dal mio punto di vista è un chiaro NO, è limitante la celiachia ma non invalidante.

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