sabato 28 maggio 2011

quadrotti di muddy

un paio di anni fa Olgh pubblica una ricetta di una torta, che mi ha fatta innamorare a prima vista
da allora la rifaccio spessissimo, quasi ad occhi chiusi, ed è la preferita di mio figlio
se da un lato è pazzescamente buona, dall'altro è terribilmente piena di calorie, che si vanno inesorabilmente ad aggiungere sottoforma di ciccia a quella che già possiedo di natura e che ho pazientemente accumulato in questi ultimi anni
finirà che, prima o poi, mi toccherà far causa per danni cellulitici!
 ^-^

per sentirmi "più leggera" evito la glassa al cioccolato ;)

la ricetta la trovate qui

per comodità vi riporto la dose ridotta che faccio e che per una festicciola di bimbi ho portato tagliata in quadrotti piuttosto che intera




Ingredienti
180 g di cioccolato fondente (come da prontuario)
150 g di burro
3 uova
45 g di zucchero
27 g di mixC (o altra farina gf per dolci)
1\2 cucchiaino di estratto di vaniglia (io ho messo una punta di cucchiaino di vanillina consentita)
una punta di cucchiaino di lievito per dolci (come da prontuario)

Procedimento
mettere in un pentolino cioccolato e burro e lasciarli sciogliere dolcemente a bagnomaria
separare i tuorli dagli albumi
montare gli albumi a neve ben ferma e tenerli da parte in frigorifero
aggiungere lo zucchero ai tuorli e lavorarli con uno sbattitore fin quando non diventano belli gonfi e spumosi
unire al composto di tuorli e zucchero il cioccolato ed il burro fusi ed amalgamare bene il tutto
delicatamente incorporare la farina col lievito, la vanillina e per ultimi gli albumi, mescolando delicatamente così da non far smontare gli albumi
rivestire con carta forno uno stampo, versarvi il composto e far cuocere in forno già caldo a 120^-140^ (Olgh dice 130^) per circa 1 ora e 15 minuti, vale la prova stecchino...
far raffreddare dentro lo stampo, poi servire e gustare
io ho spolverizzato i quadrotti con un pochino di zucchero a velo











mercoledì 25 maggio 2011

ma se io inizio a preparare l'insalata di riso...

... l'estate lo capisce che deve arrivare? mi manca.... ^-^

insalata di riso 2011

di per sè preparare l'insalata di riso è semplicissimo: si lessa il riso e si tagliano a pezzettini tutti gli ingredienti che più piacciono e si mangia
in casa mia questa operazione diventa invece complicatissima: è difficile trovare un accordo tra i singoli gusti: a me non piace con la maionese, il piccolo detesta i carciofini, al grande non piace il mais, mio marito aggiungerebbe capperi e peperoncino.... insomma mi tocca trovare un punto di incontro ed alla fine ci riesco nella versione che vedete nella foto, la prima del 2011... che emozione!
non è forse la cosa più bella del mondo tornare a casa dopo una mattinata al mare, sdocciarsi, aprire il frigorifero e tuffarsi nella ciotolona dell'insalata di riso? certo, se avete qualcuno in casa che va a pesca [ciao Monica! ndr], controllate che abbia chiuso la scatolina dei bigattini che non è piacevole vederli mascherati da chicchi di riso!

Ingredienti per 4-6 persone
14 cucchiai di riso
1 barattolo piccolo di olive nere
1 barattolo piccolo di funghetti sott'olio
80 g. provolone dolce
1 confezione di wurstel grandi di pollo
4-5 cucchiai di olio extravergine di oliva EVO

Procedimento
lessare il riso
sbollentare i wurstel
tagliare a pezzettini piccini tutti gli ingredienti in una grande ciotola a cui aggiungere il riso una volta cotto, mescolare aiutandosi con l'olio evo

martedì 24 maggio 2011

caprese al limone


ricetta che aspettavo da tempo di preparare

è presa dal libro di Salvatore De Riso "Dolci del Sole. Ricette, passione e tradizione della Costiera Amalfitana" edito da Rizzoli, che vi consiglio di comperare perchè è vero che sul web troviamo ormai di tutto e di più, ma un libro è un'altra cosa...

ho apportato alcune piccolissime modifiche, che metterò tra parentesi

Ingredienti per 8 persone
100 g. di olio extra vergine di oliva EVO
120 g. di zucchero a velo (come da prontuario)
200 g. di mandorle dolci pelate
180 g. cioccolato bianco (come da prontuario)
30 g. di scorzette di limone candite ( 2 cucchiai di limoncello)
1/2 baccello di vaniglia ( 1 bustina di vanillina come da prontuario)
1 limone Costa d'Amalfi (1 limone bio)
250 g. uova intere -5 uova-
60 g. zucchero
50 g. di fecola di patate (25 g. fecola di patate e 25 g. farina di riso)
5 g. lievito per dolci (come da prontuario)

Procedimento
"Frullare le mandorle con lo zucchero a velo (perchè mandorle e zucchero a velo insieme? così lo zucchero assorbe l'olio che viene rilasciato dalle mandorle e si ottiene facilmente una consistenza farinosa) e i semini di vaniglia (io ho usato la bustina di vanillina).
A parte grattugiate il cioccolato bianco o tagliatelo molto finemente. In una capiente terrina montate le uova con lo zucchero fino a triplicarne il volume". In un'altra capiente ciotola versate il mix di mandorle e zucchero, il cioccolato tritato e le scorzette di limone tagliate a pezzettini (io ho messo 2 cucchiai di limoncello), la buccia grattugiata del limone, le farine ed il lievito. Mescolate tutto con una spatola ed aggiungete l'olio EVO e per ultimo le uova montate con lo zucchero. Portate pazienza e si amalgamerà tutto. Imburrate ed infarinate una pirofila quadrata o altro stampo ed infornate a forno già caldo a 200^ per i primi 5 minuti e poi a 160^ per altri 45 minuti (o anche di più, dipende dal forno). Sfornate e lasciate raffreddare nello stampo; quando sarà tiepida sformatelo e lasciatelo riposare qualche ora prima di decorare e servire.

Sal DE RISO docet (2007)

lunedì 23 maggio 2011

cos'è, dove si compera e come si usa lo xantano?

che cos'è lo xantano?
Lo xantano è un polisaccaride che possiede proprietà elastiche ed aggreganti molto speciali; viene usato nei mix di farine naturalmente senza glutine perchè aiuta a dare consistenza all'impasto, ad ottenere una buona lievitazione, a rendere più morbidi i prodotti garantendo un'elasticità che altrimenti non si avrebbe. E' conosciuto in Italia con la sigla E415.

dove si compera?
Non è di facile reperibilità, ma lo si può ordinare in una farmacia che si occupa di preparazioni galeniche oppure lo si può acquistare on-line da siti che vendono prodotti senza glutine. E' piuttosto costoso.

come si usa?
Lo xantano svolge la funzione di collante per le nostre farine, un qualcosa di simile a quello che fa il glutine: praticamente tende ad "imprigionare" l'anidride carbonica che si sviluppa durante la lievitazione ed allo stesso tempo aiuta acqua e grassi ad emulsionarsi tra loro.
Se ne usa veramente molto poco ed in particolare per la preparazione di impasti dolci o per pasta fresca.
Orientativamente ne bastano 4-6 grammi per 250 grammi di farina.





giovedì 12 maggio 2011

frittata al forno con patate e salsiccia senza glutine

frittata patate salsiccia al forno

questa ricetta è stata presa dalla rivista Sale&Pepe di Marzo 2011
tra parentesi trovate cosa ho preparato io, adattandola alle nostre esigenze

Ingredienti (per 4 persone)
6 uova
2 patate medie (4 patate medie)
200 g. pasta di salame (3 salsicce senza glutine)
150 g. salsiccia fresca al finocchietto (e dove la pesco senza glutine? non l'ho messa...)
una piccola cipolla (2 scalogni piccini)
un rametto di rosmarino
olio extra vergine di oliva
sale
pepe

- sbucciate le patate e grattugiatele con la grattugia a fori grossi (le ho lessate e ridotte a tocchetti  grossolani con la forchetta)
- tritate la cipolla (gli scalogni), mettetela in una grande padella, unite qualche ciuffetto di rosmarino (a noi non è che sia piaciuto molto, forse ne avevo usato troppo) e un filo di olio e fatela soffriggere a fuoco basso finchè è appassita
- unite le patate grattugiate, la salsiccia e la pasta di salame sbriciolate
- fate rosolare a fuoco vivace per una decina di minuti, mescolando spesso
- trasferite tutto in una tortiera foderata con carta forno
- sbattete le uova con un pizzico di sale e pepe
- versate nella tortiera, distribuendo bene ed affondando il composto con una forchetta
- infornare a forno già caldo a 180^ fin quando non sarà ben cotta
- far raffreddare e servire

mercoledì 11 maggio 2011

lievito madre senza glutine con farine dietoterapiche

Cosa sono le farine dietoterapiche?
Sono miscele di farine senza glutine elaborate e personalizzate dalle varie ditte produttrici, al fine di aiutare i celiaci nella produzione di pane, pasta, pizza, dolci e pasta all'uovo.
Ogni casa produttrice ha la sua miscela personalizzata, che può distinguersi per la maggiore quantità di riso o di mais, per la presenza di amido di tapioca o amido di riso, per l'aggiunta di farina di psyllium o farina di lupino ed altri amidi e farine (farina di grano saraceno, farina di lino).
Oltre a farine e amidi sono presenti altre sostanze addensanti e facilitatori di lievitazione (ad es. il latte in polvere, lo xantano, il bicarbonato di sodio nonchè carbonato di calcio, fibre di cicoria -inulina- maltodestrine di mais, proteine di lupino, fibra di mela, fibra di barbabietola, monosteratato di sorbitano, citrato di calcio, acido folico, idrossipropilmetilcellulosa, gluconodeltalattone).
Tra gli ingredienti possono esserci poi E-464 E-412 E-471 E-450 E-500

E464: Idrossi-propil-metilcellulosa

Origine:
L' idrossi-propil-metilcellulosa è ottenuta dalla cellulosa, il principale polisaccaride e costituente del legno e di tutte le strutture vegetali. Il prodotto commerciale è ottenuto dal legno e poi modificato per via chimica.
Funzione & caratteristiche:
Svolge diversi usi, principalmente è usato come agente addensante, ma anche come stucco da legno, fibra alimentare, agente anti-aggregante ed emulsionante. E' simile alla cellulosa, ma presenta una migliore solubilità in acqua.
Dose Giornaliera Accettabile:
Non determinata.
Effetti collaterali:
L'idrossi-propil -metil cellulosa è abbastanza solubile e può essere fermentata nell'intestino largo. Concentrazioni elevate possono causare problemi intestinali, quali gonfiore, costipazione e diarrea.

E412 Gomma di guar

Origine:
Un polisaccaride naturale prodotto dall'albero di guar (Cyamopsis tetragonolobus ) presente in Pakistan e India .
Funzione & Caratteristiche:
Agente addensante, stabilizzante ed emulsionante.
Dose Giornaliera Ammissibile:
Non specificata.
Effetti Collaterali:
Non conosciuti alle concentrazioni usate anche se elevate il consumo di elevate concentrazioni provocano flautolenza e gonfiore a causa della fermentazione da parte della microflora intestinale (come avviene per i polisaccaridi non digeribili).

E471: Mono- e digliceridi

Origine:
Grassi sintetici ottenuti dal glicerolo e dagli acidi grassi naturali, principalmente di origine vegetale; potrebbero essere usati anche grassi di origine animale. Generalmente, il prodotto è un complesso di differenti prodotti che presenta una composizione simile al grasso naturale parzialmente digerito.
Funzione & caratteristiche:
Emulsionanti e stabilizzanti.
Dose Giornaliera Accettabile:
Non determinata.
Effetti collaterali:
Non conosciuti. Il corpo metabolizza i prodotti come ogni altro grasso. I singoli componenti vengono normalmente prodotti dal corpo durante la digestione di grasso normale.
Restrizioni alimentari:
Anche se vengono usati principalmente oli vegetali, non può essere escluso l'uso di grassi animali (incluso quello di maiale). Diversi gruppi religiosi, tra cui vegani, Musulmani ed Ebrei evitano questi prodotti. Soltanto i produttori possono fornire informazioni dettagliate circa l'origine degli acidi grassi. Dal punto di vista chimico, gli acidi grassi di origine animale e vegetale sono identici.

E450: Di-fosfati potassici e sodici

E450 (i): Di-fosfato disodico
E450 (ii): Di-fosfato tri-sodico
E450 (iii): Piro-fosfato tetra-sodico
E450 (v): Piro-fosfato tetra-potassico
E450 (vi): Idrogeno di-fosfato calcico
Origine:
Sali di sodio/di potassio/di calcio con fosfati. Sono tutti ottenuti per via sintetica dai rispettivi carbonati e acido fosforico.
Funzione & caratteristiche:
Tampone e emulsionante. L'E450 (iii) lega anche metalli e previene la decolorazione provocata dai metalli L'E450 (vi) viene anche usato come miglioratore del pane e integratore di calcio.
Dose Giornaliera Accettabile:
Circa 70 mg per kg di peso corporeo per tutti i fosfati contenenti additivi.
Effetti collaterali:
Non conosciuti nei casi di un loro uso negli alimenti. Alte concentrazioni di fosfati potrebbero disturbare diversi processi metabolici poiché i fosfati svolgono un ruolo importante nel metabolismo generale.

E500: Carbonati di sodio

E500 (i): Carbonato di sodio
E500 (ii): Bicarbonato di sodio
E500 (iii): Sesquicarbonato di sodio

Origine:
Ottenuto dall'acqua di mare o dal sale. Sono minerali naturali.
Funzione & caratteristiche:
Regolatori di acidità, alcali ed agenti lievitanti.

nonostante tutto ciò, spinta da curiosità e voglia di capire di più circa le farine che uso per preparare da mangiare a mio figlio, ho tentato il lievito madre con 2 farine dietoterapiche
cosa accada da un punto di vista scientifico e chimico facendo lievitare gli ingredienti di cui sopra non lo so e resto in attesa di sapere da persone esperte e competenti se oltre al lievito, si da la vita anche a qualche altra "cosa" dannosa per la salute oppure no



il migliore si è rivelato essere quello preprato con la farina MixB
il procedimento è quello usato per il LM con le farine naturalmente prive di glutine che trovate qui e qui


Osservazioni
ottimo il profumo per tutti e tre
A. quello con la farina di mais bianco è sì cresciuto e s'è riempito di bollicine, ma non è andato oltre lo stato liquido
B. quello con la farina Farmo ha quasi raddoppiato il volume ed è quello che ha sviluppato una consistenza abbastanza compatta e per nulla appicicosa; inizialmente ha mantenuto la profumazione che caratterizza questa farina, ma poi ha iniziato a profumare quasi!
C. quello con la farina MixB è quasi fuoriuscito dal contenitore! morbido ma non appicicoso, profumato e pieno di bolle; attualmente vive nel mio frigorifero (non me la son sentita di ucciderlo!)

secondo la mia opinione è preferibile usare le farine naturalmente prive di glutine per fare il lievito di madre sicuramente per 2 motivi:
1. le farine naturalmente prive di glutine sono di facile reperibilità e vendute tal quali senza aggiunte
2. hanno un prezzo decisamente inferiore alle farine dietoterapeutiche



fonti:
Ghinazzi E.-Scalisi O.F., (2010), Ricettario per celiaci. Panetteria senza glutine, Aliberti editore, Reggio Emilia
http://www.food-info.net/it/index.htm

martedì 10 maggio 2011

fette di pescespada al cartoccio

ho fame
quando si inizia una dieta non aiuta per niente nè avere un blog di cucina nè leggere i vostri blog pieni di squisitezze e prelibatezze
l'estate si avvicina ed io devo rientrare nel costume e nel pareo dello scorso anno, le ciabattine invece -inspiegabilmente- mi stanno ancora bene

FETTE DI PESCESPADA AL CARTOCCIO

pescespada al cartoccio

Ingredienti
2 fette di pescespada
12 pomodorini datterino
una manciata di uva sultanina (lo so che non è dietetica al 100%)
2 cucchiai di olive di gaeta denocciolate
2 cucchiaini di capperi
origano q.b.
sale q.b.
pepe q.b.

Procedimento
adagiare ogni fetta di pescespada su un foglio di carta argentata per il cartoccio
tagliare i pomodorini a metà e spargerli sulla fetta, aggiungere le olive, i capperi e l'uva sultanina
aggiustare di sale e spolverizzare con l'origano ed il pepe
richiudere la carta argentata, cercando di sigillare bene i bordi ed infornare a forno già caldo statico 180^ per una ventina di minuti
fare attenzione quando si apre il cartoccio
buonissimo!

lunedì 9 maggio 2011

3^ Laboratorio Cucina Senza Glutine

creiamo il nostro futuro


" mi si dirà si "poteva fare meglio anche di molto meglio", sicuramente sì, ma per noi che siamo state lì, che torneremo lì, ciò che è bello ed è impagabile non è essere riusciti a vincere il premio per la "pizza - forse focaccia?" o il pane migliori (per quello ci sono i tornei, le gare di cucina, etc...) quanto l'avere condiviso una parola, un sorriso, una fetta di crostata, un pezzo di pane (che era buonissimo, anche la focaccia di Recco super abbronzata è stata divorata) lo stare insieme, per condividere e non per gareggiare, per scambiarsi consigli, impressioni, per migliorare tutti noi comprese. E chi non ha sentito mai il calore e l'intensità emotiva che si sviluppano in questi incontri invito a provarci, ad organizzarne uno o a parteciparvi, si sazierà così tanto che pure se la pizza sembra una focaccia non avrà più molta importanza ;) " [Olga&Manu]

io ho scattato qualche foto, potete trovarle qui











giovedì 5 maggio 2011

ma come mai i vestiti, dopo un po' che stanno nell'armadio, si restringono?

...e se proprio devo dirla tutta: "come mai anche quelli dei negozi fanno lo stesso?"
posso capire i miei abiti, magari mal conservati, mal lavati, mal asciugati, mal riposti, abbiano subito un inesorabile processo restrittivo, ma che lo stesso capiti anche a quelli che hanno ancora il cartellino attaccato in bella mostra, proprio no! non posso accettarlo!

non più tardi di stamattina, una maglietta non ne ha voluto sapere di allungarsi oltre il mio sottoseno che, seppur ammorbidito dalle gravidanze,  non sta troppo in basso rispetto al mio collo e riesce ancora a dar filo da torcere alla gravità! ma insomma! ma come le fanno queste magliette!?

e poi sbagliano sempre i cartellini, c'è scritto XL ma in realtà non lo è, a giudicare da come mi stava la camicetta poco fa era sì presente una X nelle misure, ma seguita da una S di certo

eppure il numero delle scarpe rimane invariato: è un mistero

son certa anche a voi capita lo stesso, io intanto inizio a mettermi a dieta, magari sono un po' ingrassata e basta

RISO CON ASPARAGI PROFUMATO AL CURRY

 
riso asparagi curry

Ingredienti
60 g. riso
asparagi
curry q.b.
sale q.b.

Procedimento
mettere a lessare il riso
lavare e pulire gli asparagi; tagliarli a pezzettini piccini e metterli in una padella
aggiungere un pochino di acqua e portarli a cottura, mescolando più volte
scolare il riso ed aggiungerlo agli asparagi,
a fuoco spento, mescolare bene ed aggiungere il curry
impiattare e mangiare

Osservazioni
non c'è glutine
ho usato il curry della Cannamela perchè garantito dalla ditta essere senza glutine

martedì 3 maggio 2011

nel sale da cucina c'è il glutine?

Il cloruro di sodio è il sale di sodio dell'acido cloridrico ed è il comune sale da cucina. E' anzitutto un esaltatore di sapidità usato in tutte le tradizioni culinarie conosciute ed è ampiamente sfruttato nell'industria conserviera sia come ingrediente che come mezzo di conservazione dei cibi; se additivato di elementi particolari può essere prescritto per curare o prevenire alcune malattie (ad esempio il sale iodato per il gozzo tiroideo o addizionato di cloruro di potassio per l'ipertensione).
Il cloruro di sodio si trova abbondantemente in natura. La maggior parte è disciolta in acqua, a formare acqua marina; in parte si trova allo stato solido in giacimenti di terraferma.
L'evaporazione solare è  la forma più antica di produzione, fatta in stabilimenti detti saline (in Italia sono famose ad esempio quelle di Trapani, Cagliari, Cervia) a partire dall'acqua di mare, che viene raccolta in vasche impermeabilizzate di grande estensione e bassa profondità.
Il cloruro di sodio è essenziale per la vita sulla Terra.  La maggior parte dei tessuti e dei fluidi degli esseri viventi contiene una qualche quantità di sale, è essenziale per la trasmissione di segnali sensoriali e motori del sistema nervoso ma un suo consumo eccessivo è complice nei casi di ictus e\o ipertensione o malattie a carico del sistema cardiaco.

Esistono diversi tipi di sale in commercio:

sale da cucina: è un sale minerale sottoposto a vari gradi di raffinazione generalmente privo di additivi chimici e reperibile in negozi che vendono prodotti alimentari naturali;
sale da tavola: sale minerale macinato finemente o grossolanamente a cui viene aggiunto carbonato di magnesio e altre sostanze. E' il sale maggiormente usato in cucina.
sale iodato: è  sale comune al quale è stato aggiunto iodio sotto forma di ioduro e/o iodato di potassio, dovrebbe diventare di uso corrente visto che aiuta a prevenire i disturbi della tiroide
sale dietetico o iposodico: contiene meno sodio, può talvolta essere consigliato dal medico ai soggetti ipertesi che hanno difficoltà a limitare i propri consumi di sale comune;
sale marino: deriva dall'evaporazione dell'acqua di mare, viene normalmente venduto nei negozi;
sale di baia: sale marino prodotto dall'evaporazione dell'acqua di mare dovuta al sole e vento (di maggior pregio rispetto a quello ottenuto con procedimenti artificiali); viene tradizionalmente usato per salare carne e pesce;
salnitro: in realtà non si tratta di sale, ma di nitrato di potassio, viene utilizzato come conservante, aggiungendolo in piccole quantità al normale sale.

Recentemente sono comparsi sul mercato altri tipi di sale "colorati" che non provengono dal mare ma direttamente dalle miniere, come ad esempio tra i tanti :

il sale rosa:  estratto alle pendici dell'Himalaya e non  trattato chimicamente in alcun modo;
il sale rosso: o anche delle Hawaii, prende il nome e la sua colorazione da un'argilla vulcanica che durante l'essiccazione ne determina il colore e la concentrazione elevata di ferro;
il sale grigio: o anche di Bretagna, deve anche lui il nome ad un argilla che ne determina il colore;
il sale affumicato: tipico della Norvegia, viene affumicato con legno di faggio;
il fleur de sel: una delle tipologie di sale più prezioso al mondo grazie alla sua raccolta manuale;
il sale verde: delle Hawaii, viene macinato con estratto di foglie di bambù;
il sale nero: delle Hawaii, prende il suo colore grazie alla presenza sui fondali dove viene raccolto di carbone vegetale.

In cucina l'uso del sale è fondamentale, ma richiede alcuni accorgimenti:

- salare le verdure da lessare dopo la cottura per mantenere molte delle loro sostanze nutritive;
- salare i legumi secchi verso fine cottura per non farli indurire;
- salare la carne in casseruola dopo averla fatta rosolare;
- salare la carne da grigliare prima della cottura;
- spolverizzare con il sale verdure come le melanzane o le zucchine, che perderanno il loro gusto amarognolo, dopo essere state tagliate a fette, e lasciarle a riposare per una quindicina di minuti prima di cuocerle.

Un elevato consumo di sale può favorire l’instaurarsi dell’ipertensione arteriosa, soprattutto nelle persone predisposte; aumenta il rischio per alcune malattie del cuore, dei vasi sanguigni e dei reni, sia attraverso l’aumento della pressione arteriosa che indipendentemente da questo meccanismo.E’ inoltre associato ad un rischio più elevato di tumori dello stomaco, a maggiori perdite urinarie di calcio e quindi, probabilmente, ad un maggiore rischio di osteoporosi.

Veniamo al rapporto tra sale e glutine: il sale rientra nella categoria di alimenti permessi, così come da faccina verde sorridente del nostro Prontuario 2011 a pag. 26. Però può diventare un problema se contaminato dal glutine durante le normali attività che si svolgono nelle nostre cucine.
Se in casa si porta avanti una cucina doppia, intendendo con doppia sia una cucina col glutine che una senza glutine, sarebbe opportuno che, nella dispensa dedicata ai prodotti senza glutine, fosse presente un contenitore dedicato anche per il sale, questo per evitare che si usi un prodotto contaminato per distrazione (esempio: preparo delle fettine panate, prendo il pangrattato col glutine e poi prendo il sale, se non mi sono lavata le mani ho contaminato il sale e non lo posso più utilizzare per un celiaco).

A prima vista poteva sembrare una domanda sciocca, ma in realtà è molto importante perchè rientra nel "complicato" mondo delle contaminazioni nella dieta senza glutine e di tutta una serie di piccoli ma fondamentali accorgimenti che devono essere seguiti da chi, per motivi di salute, deve eliminare il glutine dalla propria alimentazione.








fonti
http://www.giallozafferano.it/
http://it.wikipedia.org/
http://www.guida-acquisti.com/
AIC Prontuario degli Alimenti ed.2011